differenza caffeina teina

Lo sapevi che caffeina e teina sono la stessa cosa? Ebbene, sì! 

La caffeina e la teina, dal punto di vista chimico, sono la stessa sostanza, ma essendo state scoperte in epoche differenti – la prima nell’ottocento a partire dai chicchi di caffè, la seconda alcuni anni dopo nelle foglie di tè, hanno preso nomi diversi.

La caffeina è una sostanza alcaloide naturale che troviamo all’interno di frutti, piante e radici come caffè, cacao, guaranà e mate.

Se dal punto di vista chimico sono le stesse, a cambiare è solo la concentrazione e la quantità del principio attivo e, dunque, gli effetti esercitati sul nostro organismo.

Ad esempio, una tazzina di caffè può contenere fino a 80 mg di caffeina, mentre una tazza di tè ne contiene circa 30-40 mg.

La principale differenza tra la caffeina contenuta all’interno dei chicchi di caffè e quella contenuta all’interno delle foglie di tè, è data dalla presenza in questi ultimi dei polifenoli (antiossidanti), che ne rallentano e sedimentano l’assorbimento, mentre nel caffè la scarica di energia viene fornita direttamente al nostro corpo.

La presenza dei polifenoli nel tè, importanti alleati contro l’invecchiamento cellulare e le patologie cardiovascolari, contribuisce dunque a prolungare gli effetti stimolanti della caffeina, rilasciandola senza “scossoni” sul nostro sistema nervoso e senza effetti potenzialmente negativi sull’attività cardiovascolare e sulla pressione sanguigna.

Come si estraggono la caffeina e la teina 

La differenza tra teina e caffeina sta anche nei diversi metodi di estrazione. Il tè, ottenuto per infusione, contiene meno caffeina del tè estratto per percolazione, cioè facendo passare il liquido attraverso una massa porosa. Per questo, il caffè espresso che beviamo al bar contiene una maggiore quantità di caffeina rispetto alla moka preparata a casa.

Anche la tostatura del caffè o la lavorazione del tè possono influire sulla quantità di caffeina che troviamo all’interno della tazza, così come l’età delle foglie, l’altitudine a cui le piante sono state coltivate, la temperatura di servizio e il tempo di infusione.

Il consiglio, in ogni caso, è quello di limitare l’assunzione di caffè (che oltre ai citati problemi di natura cardiovascolare può creare problemi a livello gastrointestinali) e di prediligere, laddove possibile, il tè, in quantità moderate, per la presenza dei preziosi polifenoli.

Per maggiori informazioni e per richiedere una dieta personalizzata, è possibile rivolgersi alla nostra biologa nutrizionista, dott. ssa Marina Ricciardi. 

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