Invecchiamento della popolazione e cure geriatriche

Il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione è relativamente nuovo nella storia dell’uomo ed il progressivo aumento dell’aspettativa di vita nei paesi occidentali sta determinando la nascita di problematiche mai affrontate sul piano sociale e sanitario.

Più nel dettaglio, secondo gli ultimi dati ISTAT (2018) in Italia, tra i paesi più longevi d’Europa, la popolazione composta da ultrasessantenne ha superato i 13 milioni di abitanti (22% della popolazione). Si tratta di un dato destinato ad aumentare nei prossimi anni. Molti di questi soggetti soffrono già di patologie cronico degenerative, con un forte impatto sulle abilità funzionali.

Di cosa si occupa il geriatria?        

La geriatria è una branca della medicina che si occupa dello studio, della diagnosi e della cura delle patologie che intervengono negli anziani, con particolare attenzione alle conseguenze sull’autonomia funzionale.

Il paziente anziano, data la sua complessità, è spesso visitato da più medici specialisti, ognuno dei quali cura il distretto o l’organo di sua competenza, prescrivendo poi una serie di farmaci che si aggiungono a quelli già in uso, determinando in alcuni casi un conflitto tra farmaci che può ripercuotersi sulla salute del paziente, senza dimenticare la difficoltà di gestione per il paziente o la famiglia che se ne occupa.

La geriatria, perciò, predilige un approccio olistico, basato su una valutazione multidimensionale che prende in considerazione gli aspetti fisici, cognitivi, farmacologici, sociali, funzionali e psicologici del paziente con l’obiettivo di curarlo nel suo insieme, in accordo con gli altri specialisti.

Patologie cronico-degenerative: le forme di demenza e l’Alzheimer

Tra le patologie cronico-degenerative, la demenza rappresenta una delle forme più invalidanti, sia per il paziente che per la sua famiglia. L’incidenza della malattia mostra un aumento esponenziale con l’avanzare dell’età, raddoppiando ogni 6,3 anni, passando da 3,9 casi/anno ogni 1000 persone nell’età compresa tra i 60 e i 64 anni, a 104,8 casi/anno ogni 1000 persone negli ultranovantenni.

Da una ricerca realizzata dal CENSIS in collaborazione con l’AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) emerge che in Italia, sono circa 600.000 i malati di Alzheimer. Si tratta, tuttavia, di un dato che sottostima il problema, perché nel nostro Paese non esiste un registro nazionale che permetta di censire i soggetti malati.

Ancora più complessa risulta essere l’individuazione del Mild  Cognitive Impairment (MCI), considerato la fase iniziale di qualsiasi forma di demenza, caratterizzato da un decadimento cognitivo lievissimo, che si riscontra nel 19% degli ultrasessantacinquenni, con una percentuale di conversione a tre anni in demenza del 46%. Anche questo dato sicuramente sottostima il problema, considerato che molti soggetti non hanno diagnosi di demenza in questa fase così precoce di malattia.

La prevenzione della demenza: il ruolo del geriatra per la diagnosi precoce

Alla luce di questi numeri, emerge la necessità di uno screening delle funzioni cognitive da parte del medico di medicina generale con strumenti di facile somministrazione e, laddove venisse individuato il deficit cognitivo, l’invio ad uno specialista per indagini diagnostiche più approfondite.

La diagnosi precoce permetterebbe di essere al fianco del malato e della sua famiglia fin dalle fasi iniziali della malattia, proponendo terapie farmacologiche e non farmacologiche mirate, con la finalità di rallentare la progressione di malattia e di disabilità. Indagare, inoltre, un declino cognitivo significa anche individuare eventuali cause di demenza secondaria (malattie tiroidee, depressione, carenze vitaminiche o di folati, farmaci che interferiscono con le performance cognitive, ecc.) che, se curate, risolvono il problema.

Perché il geriatra?

Il ruolo del geriatra, come suggerito dalla SIGG (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria) risulta fondamentale perché nella maggior parte dei casi il paziente con demenza è anziano e presenta una complessità clinica e terapeutica che necessita di una visione d’insieme. Curare la demenza non significa solo fare diagnosi, ma significa anche (e soprattutto) affrontare i problemi che presenta il malato e la sua famiglia.

 

Per richiedere una visita di prevenzione gratuita con la nostra geriatra dott.ssa Margherita Majello è sufficiente contattarci al 3791777005 (anche messaggi whatsapp)

Siamo in Via Umberto I, 63 – Cellole (CE)

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